CDP – Cisco Discovery Protocol

Nel nostro lavoro è facile imbattersi in reti male (o per nulla) documentate e quando questo accade, oltre a maledire chi non ha provveduto a predisporre tutta la documentazione tecnica, sappiamo che dobbiamo porre rimedio!

Permettetemi una premessa

Generalmente la documentazione tecnica si compone di diversi documenti tra cui i più importanti – secondo il mio parere – sono l’High Level Design (HLD), il Low Level Design (LLD) e il Network Ready for Use (NRFU).

Il primo documento (HLD) è un documento concettuale: si preoccupa di descrivere quale sarà lo scopo della rete, quali saranno i requisiti tecnologici e quali i vincoli per la realizzazione. Soprattutto include la soluzione proposta per l’architettura di rete.

Il secondo documento (LLD) si basa su quanto specificato nella soluzione proposta nell’HLD ma contiene le informazioni dettagliate del progetto: è in questo documento che si trova lo schema della rete, il piano di indirizzamento IP, le VLAN, i protocolli di routing etc…

Il terzo documento (NRFU) specifica invece quali sono le azioni richieste e quali i risultati attesi per certificare che la rete stia effettivamente funzionando come ci si aspettava.

Ecco… mancando spesso la documentazione, manca lo schema della rete, i cablaggi e quindi come i vari apparati devono dialogare tra di loro! In fase di troubleshooting sicuramente andremmo a rilento non avendo a disposizione l’LLD.

Come fare allora – se manca il progetto – a capire come si sviluppa la rete (soprattutto quando questa si estende per più edifici)? Ovviamente una prima soluzione potrebbe essere quella di riscontrare fisicamente tutti i cablaggi e le attestazioni ma è una strada poco praticabile…

Se la nostra rete è composta da tutti apparati Cisco siamo fortunati: il CDP corre in nostro aiuto!